Torna a News

I vincitori del ‘Dardanello’ 2023: Marota, Lovelli ed Esposito

I vincitori del ‘Dardanello’ 2023: Marota, Lovelli ed Esposito

Questa sera, alle ore 18.30, la tradizionale cerimonia di premiazione a Mondovì. In occasione del ventennale, targhe speciali a Danilo di Tommaso e Sandro Damilano

 

 

         Oggi, lunedì 17 aprile, alle ore 18.30, il Circolo Sociale di Lettura di Mondovì ospiterà la cerimonia di consegna del 20° premio giornalistico ‘Piero Dardanello’. Vincitori dell’edizione del ventennale, Giorgio Marota (Corriere dello Sport-Stadio) nella categoria nazionale, Luca Lovelli (Il Secolo XIX) nella categoria regionale e, alla carriera, Franco Esposito (Corriere dello Sport-Stadio).

 

Ad aggiudicarsi il premio quale miglior giornalista nazionale ‘under 40’, edizione 2023, la penna di Giorgio Marota. In forza al ‘Corriere dello Sport-Stadio’ (seconda volta che la testata viene iscritta nell’albo d’oro, dopo l’affermazione di Furio Zara nel 2007), il cronista romano sogna e respira il giornalismo fin dalla più tenera età, quando sfogliava curioso proprio il quotidiano sportivo della Capitale. Marota ha saputo farsi strada con tenacia, ma soprattutto con attenzione, acribia e dedizione alla notizia: «Giorgio Marota - scrive Ivan Zazzaroni, direttore del ‘CorSport’ - è uno dei pochi ‘giovani vecchi’ che questo mestiere sta proponendo. Giovane d’età, vecchio per impostazione: segue i consigli, ha migliorato la scrittura leggendo tanto, possiede la curiosità del cronista e la facilità nel relazionarsi con gli altri della persona perbene. È in grado di affrontare qualsiasi tema con una grande qualità, la disponibilità».

 

         Nel panorama regionale, invece, la giuria del ‘Dardanello’ ha scelto Luca Lovelli (Il Secolo XIX), originario di Novi Ligure. Professionista moderno, ha anteposto la passione ad ogni altra cosa, con la capacità di investire su sé stesso con coraggio. Grazie alla propria caparbietà nell’inseguire e raccontare il sogno a cinque cerchi, è riuscito a realizzare aspirazioni e speranze: «Luca Lovelli - commenta Federico Calcagno, presidente della sezione piemontese dell’Unione Stampa Sportiva Italiana - è il prototipo del freelance del terzo millennio, che ha saputo andare oltre il sogno di un comodo contratto a tempo indeterminato. Le articolazioni della sua attività sono giornali, radio, televisione, nuovi media, social e non solo. Profondamente ancorato alla realtà dove vive, l’Alessandrino ed il basso Piemonte, per Lovelli la passione non conosce confini, ma non dimentica mai le proprie radici».

 

         Destinatario del premio alla carriera è, invece, Franco Esposito, classe 1940, una lunga e luminosa carriera, profondamente radicata nel nobile contesto del giornalismo partenopeo. La sua storia professionale ha attraversato innumerevoli annate sportive e si è intrecciata profondamente con il folklore di una città unica in Italia; racconti vissuti da testimone e, talvolta, da protagonista. I napoletani non dimenticheranno mai la notte magica del 29 giugno 1984: Diego Armando Maradona vestirà i colori azzurri ed Esposito è il primo a dare la notizia dalle colonne de ‘Il Mattino’, con le edicole che vengono prese d’assalto nella notte. Sono trentamila le copie del quotidiano che passano di mano in mano, è l’inizio di una delle più belle favole sportive del nostro calcio. «Franco Esposito ha seguito sei edizioni dei Giochi Olimpici - ricorda il giurato del ‘Dardanello’, Fabio Monti - con cinque Mondiali di calcio all’attivo e ben 106 partite della Nazionale di pallone, ma anche i più importanti match di pugilato in Europa e negli Stati Uniti, compreso quelli di Mike Tyson Per Esposito la storia non finisce con la pensione, semmai qui inizia un nuovo capitolo: il 2023 coincide, infatti, con l’anno del 32º libro della sua straordinaria produzione. Trentadue libri per raccontare la sua sconfinata passione per lo sport: un giornalista di razza e di classe si riconosce anche da questi particolari».

 

In occasione della ricorrenza del ventennale del ‘Dardanello’, la giuria - presieduta dal direttore di ‘Tuttosport’ Guido Vaciago con il costante e attivo supporto del presidente onorario Roberto Beccantini - ha assegnato due targhe speciali. La prima a Danilo di Tommaso, direttore della Comunicazione e dei Rapporti con i Media del CONI, proprio per la sua lunga attività al servizio delle istituzioni. Di Tommaso è legato a Piero Dardanello da un affettuoso ricordo: fu proprio il giornalista monregalese ad assumerlo a ‘Tuttosport’, chiedendogli di trasferirsi a Torino da Napoli e dando inizio ad una lunga e luminosa carriera. «Devo moltissimo a Piero Dardanello», ha ricordato proprio a Roma, lunedì 3 aprile, in occasione del convegno dedicato alla modernità del linguaggio del ‘Darda’ che si è celebrato nel Salone d’onore del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, alla presenza del presidente Giovanni Malagò e di grandi firme del panorama nazionale.

Il secondo riconoscimento speciale è stato, invece, assegnato ad un grande protagonista dello sport originario della provincia di Cuneo: Sandro Damilano. Da mezzo secolo, forgia i maggiori talenti italiani della marcia con medaglie costruite giorno dopo giorno: ben 81 trofei conquistati dagli atleti che ha seguito (di cui 11 medaglie olimpiche, 16 mondiali e 11 continentali). Nel suo passato da allenatore di calcio, inoltre, Damilano può vantare cinque campionati vinti con il Saluzzo, prima di dedicarsi ai marciatori. Dal 2002 ha avviato la ‘Scuola del cammino’ insieme a Elio Locatelli, diventata una vera e propria Università della marcia.

 

Appuntamento questa sera, lunedì 17 aprile, nel quartiere medievale di Mondovì Piazza per scoprire altri giovani talenti, celebrare le grandi carriere dello sport e del giornalismo e ricordare, ancora una volta, la grande avventura umana e professionale di uno dei figli illustri della nostra terra: Piero Dardanello.

 

 

I PREMIATI DEL ‘DARDANELLO’ 2023

 

Giorgio Marota, classe 1994, nasce a Roma. Praticamente impara a leggere tra le colonne del ‘Corriere dello Sport-Stadio’ e le didascalie degli album di figurine dedicati al calcio. Alla passione sportiva si aggiunge quella giornalistica a partire dal Liceo, quando inizia a scrivere sul giornalino della scuola; Marota decide che quella sarà la sua professione: collabora con un’agenzia radiofonica, ‘Italia Stampa Aris’, e studia Scienze della Comunicazione all’Università Pontificia Salesiana di Roma, una formazione attenta alla pratica ‘sul campo’. Compie la ‘gavetta’ in vari siti web poi, tramite ‘Infopress’, inizia a firmare pezzi sul sito del ‘Corsport’ e di ‘Tuttosport’. Dal 2016 intraprende una collaborazione diretta con il quotidiano sportivo romano, entrando successivamente in forza alla redazione dove si occupa, tra l’altro, di politica sportiva, calcio (oggi la Nazionale, in passato la Roma) e dei temi legati alla giustizia sportiva. Dal 2017 al 2022 ha collaborato con la Federazione Italiana Pallavolo.

 

Luca Lovelli, 35 anni, è appassionato di sport e giornalismo fin dalle Superiori, che frequenta a Novi Ligure. Comincia dalla cronaca locale, scrivendo per giornali e siti e ricoprendo anche l’incarico di addetto stampa della Novese. Nel 2015 fonda la testata online ‘Azzurri di gloria’ e si fa strada nel mondo olimpico, raccontando da inviato le Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018 e di Tokyo 2020. Nel 2016 conduce per ‘Telecity’ il talk show ‘Grigi nel cuore’, dedicato all’Alessandria Calcio, e cura il lancio del sito web dell’emittente. Avvia, nel contempo, collaborazioni con ‘La Stampa’ e ‘Il Secolo XIX’ nelle edizioni locali di Alessandria e Basso Piemonte e, in seguito, con ‘Italpress’. Nel 2019 è autore del libro ‘Fausto e Costante’, dedicato alle leggende del ciclismo Coppi e Girardengo. Segue l’Olimpiade e la Paralimpiade invernale di Pechino 2022 per Olympic Channel e, dallo scorso dicembre, si occupa della comunicazione del Comitato Organizzatore dell’Universiade invernale di Torino 2025.

 

Franco Esposito, napoletano doc, è originario del quartiere di Chiaia, ma oggi abita a Grosseto. Classe 1940, inizia la carriera da giornalista pubblicista e, lavorando nella libreria dell’ex pugile Tullio Pironti, diventa anche istruttore di boxe, il più giovane d’Italia. Archiviato il servizio militare, invece, collabora con ‘Domenica Sport’ e il ‘Corriere di Napoli’. Dopo la chiusura del giornale approda, quindi, a ‘Telenapoli’ e poi, nel 1973, viene assunto a ‘Il Mattino’, storico quotidiano napoletano. Nel 1984 realizza uno dei maggiori ‘colpi’ giornalistici della sua carriera, quando annuncia prima di tutti l’arrivo di Diego Armando Maradona al Napoli. Nel 1990, chiamato dallo storico direttore Domenico Morace, passa al ‘Corriere dello Sport-Stadio’ dove resta fino al 2005. In carriera ha seguito sei edizioni delle Olimpiadi, cinque Mondiali di calcio e 106 partite della Nazionale. Nel 2023, infine, ha pubblicato il 32º libro della sua carriera, ‘Spuntavano scudetti a Marechiaro’, dedicato alla pallanuoto napoletana.