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Da Pasolini a Dardanello, nel segno del calcio

Da Pasolini a Dardanello, nel segno del calcio

Il connubio tra sport e cultura al centro della premiazione del ‘Dardanello Giovani’. La cerimonia del 10 novembre è organizzata in collaborazione con ‘Gli Spigolatori’

 

Ciclismo, pallavolo, il mito a cinque cerchi e il circo bianco: il ‘Dardanello Giovani’, fin dalla prima edizione, ha invitato i concorrenti a cimentarsi nel racconto di differenti mondi sportivi. Nel 2022 l’oggetto delle tracce predisposte dalla giuria è il calcio e non poteva essere altrimenti: si tratta di un anno speciale per lo sport più amato d’Italia, visto che per la prima volta assisteremo alla ‘giostra’ dei Mondiali nei mesi invernali, peraltro senza poter tifare la rappresentativa azzurra. Nel contempo ricorre il quarantennale dell’impresa della Nazionale campione del mondo in Spagna nel 1982, un vero mito del nostro immaginario. Infine, come spesso è accaduto nello sport, storia e politica si sono intrecciate al tema agonistico: la finale di Champions League doveva svolgersi a San Pietroburgo ma, a causa dell’invasione russa in Ucraina, è stata spostata a Parigi. Tante suggestioni e spunti su cui riflettere.

Quest’anno la cerimonia di premiazione del concorso - sempre sostenuto dalla Banca Alpi Marittime, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino - si svolgerà giovedì 10 novembre, alle ore 18, e potrà contare su un valore aggiunto davvero speciale.

Oltre alla magnifica location dell’atrio dell’ex tribunale di Mondovì, infatti, i giovani cronisti riceveranno i riconoscimenti con la possibilità di ammirare le immagini della mostra ‘La solitudine dell’ala destra’, organizzata dall’associazione culturale ‘Gli Spigolatori’ nell’ambito della rassegna ‘Funamboli - Parole in equilibrio’. L’immagine di Pier Paolo Pasolini in maglietta e calzoncini, intento a inseguire il pallone, è un fotogramma a cui istintivamente non siamo abituati. Eppure è nota la passione del grande intellettuale per il rettangolo verde, che sfociò tra l’altro in una memorabile partita tra le troupe di ‘Novecento’ e ‘Salò o le centoventi giornate di Sodoma’. È ricordato ancora oggi come uno degli aneddoti più curiosi della storia del cinema italiano. Da sempre uno dei primi valori del giornalismo sportivo è andare oltre al risultato, al gesto tecnico, per valorizzare nel racconto la storia, i valori umani, il retroscena di una grande impresa sportiva. Come suggerisce lo ‘Special One’, Josè Mourinho, “chi sa solo di calcio non sa niente di calcio”.

 

Anche per questo è così significativa la collaborazione che, in questa occasione, lega l’associazione ‘Piero Dardanello’ a ‘Gli Spigolatori’. Una mano tesa nel segno del forte legame che unisce sport e cultura, troppo spesso sottovalutato e poco valorizzato: «’Funamboli 2022’ - spiega Valentina Sandrone, direttrice del sodalizio monregalese - inaugura la prima edizione ‘Off’, rivolta soprattutto alle scuole e dedicata al centenario della nascita di Pasolini. Grazie ai contatti con l’associazione ‘Cinemazero’ e con il Centro Studi ‘Pier Paolo Pasolini’, abbiamo avuto la fortuna di allestire questa mostra fotografica, che attualmente ha avuto poche tappe in Italia. Dato il tema, che indaga il rapporto di Pasolini con il calcio, è venuto naturale coinvolgere l’associazione ‘Dardanello’ per dare vita ad una sorta di ‘gemellaggio’».

 

L’esposizione indaga un lato di Pasolini che, seppur poco noto ai più, risulta sostanziale: la passione per lo sport popolare per eccellenza è un’ulteriore testimonianza di uno sguardo privo di snobismi, attento e partecipe della realtà quotidiana degli italiani, di cui sapeva cogliere e valorizzare gli aspetti più significativi.

 

«PPP - prosegue la direttrice Sandrone - era un grande appassionato di calcio, tifosissimo del Bologna. In realtà Pasolini, oltre ad essere un giocatore, ha parlato diffusamente dello sport nel suo lavoro: ad esempio, esiste un saggio breve di Pasolini dedicato al linguaggio calcistico, analizzato nei suoi aspetti poetici. All’interno della mostra, nello specifico, si possono vedere alcuni scritti originali dedicati dallo scrittore bolognese a questa disciplina. Le foto in esposizione a Mondovì, che sono più di trenta, rappresentano alcuni momenti iconici del rapporto tra Pasolini e il gioco. Alcune immagini lo raffigurano ragazzino, negli anni Trenta e Quaranta, altre documentano le partite all’Eur e la partita tra le troupe cinematografiche».

 

Davvero cornice più significativa non poteva esserci per svelare i talentuosi vincitori dell’edizione 2022 del ‘Dardanello Giovani’: un contesto capace di rappresentare, allo stesso tempo, una fonte di ispirazione e un motivo di buon auspicio per i giovani autori, nel segno di uno dei grandi nomi del Novecento italiano.

 

Immagine di Deborah Beer © Cinemazero Images - Pordenone