Milano: presentata la 22ª edizione del premio ‘Dardanello’

Torino, la città di ‘Tuttosport’, ora sotto la direzione di Guido Vaciago, è stata la culla perfetta per presentare il libro che raccoglieva l’eredità umana e professionale di Piero Dardanello, ‘Il mondo di Piero’, curato da Roberto Beccantini e Fabio Monti. Roma ha ospitato nel Salone d’onore del CONI, cuore pulsante dello sport italiano, la celebrazione della visionaria modernità del suo giornalismo, a vent’anni dalla scomparsa. Milano è la città che completa il triangolo del ricordo e del cuore, con la presentazione della 22ª edizione del premio giornalistico ‘Piero Dardanello’ e del ventennale del riconoscimento alla memoria di Piero Gasco, in una delle redazioni che hanno fatto la storia del giornalismo italiano, dove lo stesso Dardanello aveva lavorato nella prima fase della sua carriera.
‘La Gazzetta dello Sport’ accompagna da sempre il premio, con Pier Bergonzi, vicedirettore della ‘Rosea’ e responsabile di ‘Sportweek’, nonché vicepresidente della giuria che ogni anno è chiamata a scegliere i vincitori del ‘Dardanello’. Proprio Bergonzi ha accolto e accompagnato la delegazione del sodalizio monregalese nelle sale in cui è stata scritta la storia dello sport. Alla ‘Rosea’, infatti, e, tra gli altri, al genio tutto monregalese del suo primo direttore Eugenio Camillo Costamagna (originario di San Michele Mondovì), si deve l’invenzione del Giro d’Italia, oggi una delle corse a tappe più celebri al mondo. Una ‘classica’ che non manca di far battere il cuore agli appassionati e che per gli italiani rappresenta, da sempre, la felice transizione tra la stagione primaverile e il tepore dell’estate.
Tante, negli anni, le firme della ‘Gazzetta’ destinatarie della targa (l’ultima Luca Bianchin, vincitore nel 2022 nella categoria nazionale): è stato un piacere ritrovare Arianna Ravelli, il cui nome compare sull’albo d’oro del 2013, quello della prima stella. Tra gli incontri significativi della giornata, va annoverato anche il saluto del vicedirettore Stefano Agresti, assunto proprio da Dardanello a ‘Tuttosport’.
La delegazione era formata da Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione ‘Piero Dardanello’, Luca Dardanello, figlio del presidente Sandro, Michele Pianetta, coordinatore della giuria, Mario Arnaldi, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Alessandro Terreno, assessore alle Manifestazioni ed allo Sport del Comune di Mondovì, e Giovanni Gasco, figlio di Piero, in rappresentanza della famiglia Gasco e del Rotary Club di Mondovì, sostenitori del riconoscimento in memoria del medico e dirigente sportivo monregalese. Erano, inoltre, presenti i giornalisti Marco Volpe (‘l’Unione Monregalese’ e membro della giuria del ‘Dardanello’) e Pierandrea Camelia (‘Provincia Granda’).
«Diamo appuntamento a tutti al 16 maggio, per scoprire chi saranno i vincitori del ‘Dardanello’ 2025 - il commento di Luca Dardanello, a nome della famiglia - e la cornice non potrà che essere quella tradizionale del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì, per un appuntamento di straordinario prestigio. Inoltre, come consuetudine, si rinnoverà l’accostamento con il premio ‘Gasco’, un connubio significativo perché alla celebrazione delle imprese sportive si avvicina l’importanza dell’agonismo come mezzo per veicolare i valori più alti e nobili per l’essere umano».
«Piero Dardanello ha cominciato a ‘La Gazzetta dello Sport’ - ricorda Pier Bergonzi, vicedirettore della ‘Rosea’ - dove è stato responsabile delle pagine di Genova, prima di diventare il grande direttore di ‘Tuttosport’. Noi lo abbiamo sempre considerato il Cannavò del quotidiano torinese. Sono stati entrambi grandi direttori degli anni Ottanta: Dardanello ha, senza dubbio, avuto un ruolo importante nella storia del giornalismo italiano. Abbiamo l’orgoglio di annoverare nella nostra redazione diversi talenti che poi hanno ricevuto il riconoscimento in memoria dell’ex direttore di ‘Tuttosport’: conosciamo bene il prestigio di queste targhe e sono onorato di fare parte della vostra ‘squadra’, dal 2012, in qualità di vicepresidente della giuria».
Non resta, dunque, che segnare sul calendario l’appuntamento del 16 maggio per scrivere, tra sport e giornalismo, una nuova pagina da ricordare.