Premio ‘Gasco’ 2021 a Federica Cappelletti Rossi
La moglie del campione di Spagna 1982, presidente della ‘Paolo Rossi Foundation’. Giovedì 12 agosto, a Mondovì, consegna del riconoscimento con il premio ‘Dardanello’
In un’estate memorabile per lo sport italiano, in cui la Nazionale è tornata a regalarci il brivido del gradino più alto del podio agli Europei di calcio, è ancora più emozionante poter accogliere Federica Cappelletti Rossi, moglie dell’indimenticabile eroe del Mondiale di Spagna 1982, Paolo Rossi, scomparso il 9 dicembre 2020. Federica Cappelletti Rossi, presidente della Fondazione dedicata alla memoria del marito, sarà, infatti, la grande ospite della serata organizzata dall’associazione culturale ‘Piero Dardanello’ per ricevere il premio ‘Piero Gasco’, edizione 2021.
La consegna del premio si svolgerà giovedì 12 agosto, a partire dalle ore 21.30, in piazza Maggiore a Mondovì, nell’ambito dell’evento di presentazione della pubblicazione ‘Il mondo di Piero’, curata da Roberto Beccantini e Fabio Monti ed editata da Bradipolibri. Con la presentazione di Beppe Gandolfo, volto televisivo delle reti Mediaset, saranno presenti i curatori del volume oltre a Xavier Jacobelli, attuale direttore di ‘Tuttosport’, e ad alcuni tra gli storici direttori del quotidiano sportivo torinese: sarà l’occasione per riflettere sul lavoro di Piero Dardanello, direttore del quotidiano di corso Svizzera dal 1982 al 1993, e contestualizzarne l’importanza per il giornalismo italiano. Nel corso della serata, inoltre, sarà proiettato il documentario realizzato da Michele Scolari e Gianluca Fellini: ‘Paolo Rossi – Un campione è un sognatore che non si arrende mai’. L’appuntamento è parte integrante del programma della 53ª edizione della ‘Mostra dell’Artigianato artistico’ di Mondovì, che si svolgerà dal 12 al 16 agosto 2021 nel borgo medievale di Mondovì Piazza.
«Nel titolo che abbiamo fatto su ‘Tuttosport’ (‘Dardanello sempre con noi’, ndr) - commenta Xavier Jacobelli, direttore di ‘Tuttosport’ dal 1998 al 2002 e, nuovamente, sulla ‘tolda di comando’ dal 22 aprile 2018 - è riassunto lo spirito della bellissima serata monregalese: sono passati vent’anni e la sua lezione di giornalismo è di straordinaria attualità. L’associazione che porta il nome di Dardanello ha il merito di promuoverla con le bellissime iniziative, tra cui i corsi e gli incontri nelle scuole, che Michele Pianetta e Paolo Cornero hanno saputo ‘coltivare’ e sviluppare in modo eccellente, davvero a 360 gradi. Il libro curato da Roberto Beccantini e Fabio Monti, invece, rappresenta un degno omaggio al grande giornalista. Mi sarebbe piaciuto vederlo all’opera al tempo dei social: la lezione di Dardanello è straordinariamente attuale per tutti coloro che vogliano fare i giornalisti sportivi».
«Insieme a Palumbo e Ghirelli - analizza Paolo De Paola, direttore di ‘Tuttosport’ dal 2008 al 2012 e, successivamente, dal 2015 al 2018 - Dardanello è stato il vero rivoluzionario del giornalismo moderno, perché lo sport ha fatto da apripista per tutti gli altri attraverso lo sviluppo dello spogliatoio, le interviste dopo le partite e l’umanizzazione dei personaggi. Dardanello, Palumbo e Ghirelli sono stati i precursori di questa svolta, che letteralmente cambiò il giornalismo moderno. Tant’è che Pansa esportò questa formula di giornalismo sportivo nella politica. Lo ‘spogliatoio’ della politica divenne quello che è, oggi, su tutti i giornali: Piero Dardanello è stato veramente un anticipatore dei tempi e bene fa la sua terra, ogni anno, a ricordarlo».
«Ancora adesso, quando mi accingo a fare un’intervista - ricorda Vittorio Oreggia, alla guida di ‘Tuttosport’ dal 2012 al 2015 - mi tornano in mente le parole del ‘Direttore’ che, poi, sono stati e saranno, per sempre, veri insegnamenti. Perché Piero Dardanello è stato un maestro per me e, credo, non solo per me. È la ragione per cui mi ritengo un giornalista fortunato: sono cresciuto con il meglio, ho avuto a disposizione per anni il suo esempio. Gli sarò sempre riconoscente».
«Ogni volta che partecipo a Mondovì al premio ‘Dardanello’ e alla festa che ne consegue, con tutte le manifestazioni connesse - rileva Giancarlo Padovan, che ha diretto ‘Tuttosport’ dal 2002 al 2008 - ritrovo la voglia di fare il giornalista, ove mai l’avessi smarrita. La serata a Mondovì porta sempre grandi ricordi e grande entusiasmo. Entusiasmo perché vengono premiati dei giovani, e grandi ricordi perché viene omaggiato un grande giornalista e direttore. Io, come lui, ho avuto la fortuna di essere direttore di ‘Tuttosport’ e, quindi, apprezzo particolarmente la grandezza della sua figura. Partecipo con gioia, perché so che tornerò a casa arricchito e galvanizzato per questo mestiere di cui Piero è stato un grande testimone».
Venendo alla serata di giovedì 12 agosto, quest’anno il premio ‘Gasco’, intitolato alla memoria del medico monregalese Piero Gasco, che fu un grande mecenate dello sport, raggiunge la 16ª edizione. È nato nel 2015, per merito della famiglia Gasco e del Rotary Club Mondovì, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e in sinergia con il quotidiano ‘Tuttosport’. Viene conferito ogni anno ad un campione o ad un’organizzazione che si è distinta nel connubio tra merito sportivo e solidarietà. Nell’albo d’oro, tra i premiati, figurano Mattia Perin, Javier Zanetti, Pasquale Schiattarella, Giusy Versace, Clara Mondonico e Josip Ilicic.
La ‘Paolo Rossi Foundation’ è attiva sia sul fronte sportivo, incoraggiando la crescita di giovani talenti, sia sul fronte solidale. Da sempre è al fianco dei giovani talenti, sponsorizzando borse di studio internazionali, finalizzate a portare in Italia giovani promettenti dall’estero o, viceversa, a reclutare in Italia ragazzi meritevoli che non possono permettersi di approcciarsi da soli al calcio italiano. La fondazione è, inoltre, attiva nel promuovere seminari e incontri nelle scuole circa l’importanza dello sport, di uno stile di vita sano, e della prevenzione nella tutela della salute, per spingere i ragazzi a vivere una vita attiva con i sani valori dello sport e del fair play.
Sul fronte solidale, la fondazione sta lavorando alla realizzazione di un reparto ad hoc per i pazienti sottoposti a terapia oncologica: «Dopo aver toccato con mano - spiega Federica Cappelletti Rossi - la difficoltà di gestire un malato a casa, durante cure invasive come la chemioterapia o l’immunoterapia, mi sento in dovere di portare avanti questa battaglia. E vorrei farlo con la ‘Paolo Rossi Foundation’». Inoltre, l’organizzazione intitolata alla memoria del grande campione è al fianco dei bambini sfortunati, sia malati oncologici che persone svantaggiate. Porta avanti il discorso intrapreso dallo stesso Paolo Rossi: la fondazione è attiva nel valutare ed esaminare nuovi progetti utili al perseguimento degli scopi e dei principi statutari.
Tante motivazioni, dunque, alla base del premio ‘Piero Gasco’ 2021: «La morte di Paolo Rossi - commenta Carlo Comino, presidente del Rotary Club Mondovì, sostenitore del premio - ha colpito profondamente tutti gli italiani. È come se fosse scomparso un componente della famiglia, un grande campione ma anche un grande uomo: per questo, per noi, è ancora più emozionante conferire il premio ‘Gasco’ a Federica Cappelletti Rossi, in riconoscenza dello straordinario lavoro che la sua fondazione sta facendo, sia per lo sport che per i meno fortunati. La leggenda di Paolo Rossi continua e, anche grazie a tutto questo, non tramonterà mai».
Un premio che, ogni anno, rafforza il suo legame con la comunità monregalese, di cui Piero Gasco è stato un indimenticabile protagonista: «Il riconoscimento alla ‘Paolo Rossi Foundation’ e alla sua presidente mi riempie d’orgoglio - commenta Giovanni Gasco, figlio di Piero - visto che la leggenda di ‘Pablito’ continua a vivere dentro e fuori i campi da gioco grazie al lavoro della sua famiglia e di questa meravigliosa organizzazione. Sono contento che, quest’anno, il premio nel nome di mio padre raggiunga la bacheca della fondazione».