‘Dardanello Giovani’: scadenza prorogata al 15 novembre
Il concorso 2024 è incentrato sul tennis, sport che ha raggiunto il picco di popolarità. L'iniziativa è rivolta agli under 30 di tutta Italia e agli studenti della ‘Granda’
Anche nel 2024, dopo un già esaltante 2023, palline e racchette sono tornate a far battere il cuore degli italiani come poche volte nella storia tricolore di questo sport. Un successo che è stato reso possibile dall’astro nascente di Jannik Sinner, atleta altoatesino in continua ascesa, ma non solo. Sono, infatti, trascorsi 48 anni dal contestato trionfo di Santiago del Cile e, proprio nel 2023, l’impresa della rappresentativa nazionale ha riportato nel Belpaese la Coppa Davis. Il successo degli azzurri del tennis, tuttavia, non è che la punta dell’iceberg di un movimento che si fa sempre più importante: nell’anno appena trascorso, sono saliti a 4,5 milioni gli appassionati che hanno l’abitudine di frequentare regolarmente campo e racchette, un numero mai raggiunto prima. Le ATP Finals di Torino, poi, hanno certificato la passione e l’interesse per questo sport, registrando oltre 300 milioni di euro di ritorno economico e una copertura mediatica straordinaria.
Insomma, per questa edizione del concorso giornalistico ‘Dardanello Giovani’, il terreno su cui sfidare gli studenti della scuola Secondaria di secondo grado e i giovani autori under 30 di tutta la penisola non poteva essere che la terra rossa (o le altre superfici su cui si è costruito il mito di una delle discipline sportive più antiche e nobili del mondo). A riguardo, l’associazione ‘Piero Dardanello’ ha deliberato in queste ore una proroga della scadenza fissata per la partecipazione al concorso, di modo da consentire una partecipazione la più ampia possibile: occorre, quindi, presentare i propri elaborati entro venerdì 15 novembre 2024 per cogliere l’opportunità di essere letti da una giuria di professionisti di lungo corso e risultare tra i potenziali vincitori della ‘costola giovane’ dell’ormai affermato e prestigioso premio giornalistico ‘Piero Dardanello’, tra i più importanti riconoscimenti italiani.
Entrambe le iniziative sono promosse dall’associazione culturale fondata nel 2014 in ricordo dello storico ex direttore monregalese di ‘Tuttosport’: quest’anno saranno svelati in un’unica cerimonia i nomi dei talentuosi giornalisti del panorama nazionale e regionale designati per l’iconica targa e quelli dei ragazzi e delle ragazze di belle speranze che hanno accettato di cimentarsi nel racconto dell’epica del dritto e del rovescio. La serata si terrà ad inizio dicembre, nella tradizionale cornice del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì, consueta vetrina del ‘Dardanello’.
La giuria del concorso è presieduta dal direttore di ‘Tuttosport’, Guido Vaciago, e formata da Pier Bergonzi (vicedirettore de “La Gazzetta dello Sport”), Fabio Monti (firma de ‘La Gazzetta dello Sport’, ‘Corriere della Sera’ e ‘Corriere dello Sport-Stadio’), Roberto Beccantini (presidente onorario del premio ‘Piero Dardanello’ e, tra i tanti incarichi, già capo della redazione sportiva de ‘La Stampa’ e giurato italiano del ‘Pallone d’oro’), Massimo Mathis (responsabile della redazione di Cuneo de ‘La Stampa’), Gianni Scarpace (condirettore di ‘Provincia granda’) e Corrado Avagnina (direttore de ‘l’Unione Monregalese’).
Nello specifico, i partecipanti dovranno scegliere una delle sei tracce e svilupparla in un elaborato inedito (formato testo, audio, video o webdoc) in lingua italiana di massimo 9.000 battute di lunghezza (o 5 minuti di durata). Sono ammesse partecipazioni di gruppo. Il termine ultimo per la consegna è, dunque, venerdì 15 novembre 2024. I lavori dovranno pervenire all’indirizzo e-mail segreteria@associazionedardanello.it oppure via posta ordinaria presso Esedra Pubbliche Relazioni, via Torino 43, 12084 Mondovì (CN).
Per ulteriori dettagli è possibile scaricare e consultare il bando disponibile sul sito dell’associazione culturale ‘Piero Dardanello’. Il concorso, per il settimo anno consecutivo, beneficia del supporto della Banca Alpi Marittime e della Fondazione CRC, confermandosi un ‘must’ per il panorama letterario della ‘Granda’ e non solo