Quindici anni di premio “Dardanello”: una grande edizione
Francesco Saverio Intorcia, Nicola Gallo e Fabio Monti, i vincitori del 2018
Si guarda al futuro tra ricordo e commozione: la strada è tracciata
Quindici anni di premio “Dardanello”. Un arco di tempo sufficiente per trasformare il tradizionale appuntamento annuale in memoria di Piero Dardanello in una vera e propria celebrazione della parola scritta. Il clima è, come sempre, quello di un ritorno “a casa”, almeno per chiunque ami lo sport e abbia conosciuto la passione travolgente del raccontarlo. Anche quest’anno, nella splendida cornice del Circolo sociale di Lettura di Mondovì, la cerimonia di consegna del premio giornalistico “Piero Dardanello” ha saputo unire i grandi nomi del giornalismo sportivo nazionale con alcune delle migliori penne “under 40”, fino ai ragazzi delle scuole Medie del Monregalese. Un “prodigio” che si ripete ogni anno nel nome di un grande “maestro” della professione di cronista: Piero Dardanello, un figlio di questa terra.
La quindicesima edizione dell’evento si è aperta con il caloroso applauso di benvenuto per il neo-direttore di “Tuttosport”, Xavier Jacobelli, nuovo presidente della giuria del premio, che ha ricordato con stima e riconoscenza il “ruggito di Piero”: «Onorarne la memoria significa celebrarne una scuola, un modo di essere giornalisti che resiste alla superficialità e all’analfabetismo di ritorno. Avrebbe molto da ridire, Piero, su certi colleghi di oggi, ma sono sicuro che in questa rivoluzione permanente del giornalismo contemporaneo si sarebbe molto divertito».
Veri e propri mattatori della serata, i due volti di “Sky”, Paolo Aghemo e Stefano Melòccaro, che hanno sapientemente coordinato gli interventi dei giurati Roberto Beccantini, Pier Bergonzi e Federico Calcagno. Sono intervenuti in collegamento telefonico anche Matteo Marani e Giancarlo Padovan. Grande ritorno, in platea, quello di Enzo D’Orsi, uno dei padri fondatori del premio nel 2004, che Mondovì ha accolto con particolare affetto e profonda riconoscenza.
È stato Sandro Dardanello, fratello di Piero e presidente dell’omonima associazione, ad aprire la serata. Al suo fianco, come sempre, il coordinatore della giuria, Michele Pianetta, ed uno degli amici storici dell’evento: il presidente onorario Roberto Beccantini, “maestro” indiscusso di giornalismo, che quest’anno ha dedicato il suo intervento al ricordo del collega Giuseppe Pistilli, membro della giuria del premio, scomparso nel marzo scorso dopo una lunga malattia. Alla moglie Sandra, la targa “alla memoria di un giornalista grande e di un giurato rigoroso”.
Sentito, poi, il momento della consegna del premio “Dardanello”, categoria nazionale, a Francesco Saverio Intorcia (“la Repubblica”) e del premio “Dardanello”, categoria regionale, a Nicola Gallo (“Videogruppo”): due “penne emergenti” che rappresentano l’eccellenza del giornalismo sportivo “under 40”. Riconoscimento speciale a Fabio Monti, firma storica del “Corriere della Sera”: l’uomo dalla memoria prodigiosa e dalla scrittura finissima, ma anche del gioco di squadra.
Applausi scroscianti, infine, per Giusy Versace, premio “Piero Gasco” 2018: in pochi istanti, l’atleta paralimpica, con la sua energia contagiosa, ha catturato la sala, dimostrando di saper interpretare al meglio lo spirito del “Gasco”, “un premio per lo sport, un premio per la vita”, realizzato come sempre in collaborazione con il Rotary Club di Mondovì, sodalizio di cui Piero Gasco fu fondatore e presidente.
Ricordo e commozione, dunque, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Il premio “Dardanello” spegne la quindicesima candelina e chiude una grande edizione. La strada da seguire è tracciata ed è racchiusa nelle parole del coordinatore della giuria, Michele Pianetta: «Non vogliamo farvi ricchi dal mattino alla sera, non siamo matti od imbroglioni, come direbbe Carlo Collodi. Siamo, semplicemente, innamorati di questa storia e di questo territorio. Ed abbiamo il privilegio, ogni anno, di
raccontarlo con entusiasmo. Senza indugi. Nel nome grande di Piero Dardanello». Durante la serata è stata presentata la terza edizione di “Giornalisti Domani”, la rivista del progetto “A scuola di giornalismo con Piero Dardanello”. Un'edizione unica che racchiude nelle sue 48 pagine le grandi firme del giornalismo sportivo italiano accanto a quelle di giornalisti “in erba”, coltivate nelle scuole del Monregalese e delle Langhe. Da Dogliani e Farigliano sino a Vicoforte, San Michele Mondovì, Pamparato e Villanova Mondovì: un viaggio culturale che unisce diversi campanili nel nome del maestro e della sua professione. Tra gli oltre 300 studenti interessati dal progetto, spazio a cinque elaborati che sono stati ritenuti meritevoli di menzione. A loro il “certificato d’eccellenza”, con un abbonamento digitale trimestrale al quotidiano “Tuttosport” ed un biglietto d’ingresso del progetto “Caves - Le grotte del Piemonte” (grotte di Bossea, Caudano e Dossi). Ecco nel dettaglio gli articoli e gli autori premiati: “Tragedia sul Cervino” di Gabriele Abrate (II F, Farigliano); “Landandé” di Matilda Fresia (II A, Vicoforte); “Astolfo sulla Luna” di Attila Bukosi (II A, Vicoforte); “Monferraglia” di Pietro Robaldo, Biagio Palmo e Andrea Colamaria (II A, San
Michele Mondovì); “Lifecard” di Tommaso Barberis (II A, Dogliani).
Nuova ribalta, infine, per i ragazzi del concorso giornalistico “Dardanello Giovani - Il Mio Giro”, realizzato grazie al sostegno della Banca Alpi Marittime e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Dopo l'emozione vissuta a Prato Nevoso sul prestigioso palco del Giro d'Italia dove, grazie alla collaborazione con Rcs Sport, i vincitori hanno indossato le maglie della corsa più amata dello Stivale, anche l'onore di ricevere i premi dalle mani dei giurati (Xavier Jacobelli, Pier Bergonzi, Roberto Beccantini e Raffaele Sasso) e delle istituzioni che hanno sostenuto l'iniziativa. Ed ora si guarda al futuro. Perché, per dirla con le parole di Matteo Marani, condirettore di “Sky Sport”, “per i giornalisti di questa generazione, della nostra generazione, il Dardanello è oggi il premio più importante a livello nazionale”. Quindici anni di storia ed un futuro tutto da scrivere.