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Il ‘Dardanello’ 2022 a Bianchin, Zanello e Dotto

 

Premio alla carriera per la storica voce Rai, narratore di sport in presa diretta. Per la prima volta assegnata la targa regionale al giornalista di un’agenzia di stampa

 

È giunto il momento di svelare i vincitori del premio ‘Piero Dardanello’ 2022, edizione numero 19 del riconoscimento, che sarà consegnato giovedì 21 aprile, alle ore 18.30, presso il Circolo Sociale di Lettura di Mondovì.

 

Nella sezione nazionale la giuria che assegna il premio - presieduta dal direttore di ‘Tuttosport, Xavier Jacobelli, con presidente onorario Roberto Beccantini e coordinatore Michele Pianetta - ha designato il giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’, Luca Bianchin, terzo premiato della ‘Rosea’ a livello nazionale dopo Marco Iaria (2016) e Alessandra Gozzini (2019). «Tra i giornalisti della sua generazione - si legge nella motivazione - è uno dei più attenti all’evoluzione del calcio moderno e alle innovazioni tecnologiche che lo riguardano. Bianchin è tra i massimi esperti di temi come i big data e l’informatica applicata al mondo sportivo. Contemporaneamente, possiede una cultura maniacale della verifica delle fonti e del fact-checking, elementi che lo rendono un cronista ‘all’antica’, legato alla grande tradizione del migliore giornalismo italiano. È quindi un professionista versatile, con una solida formazione ‘alla Dardanello’, e un testimone del suo tempo, con tutte le competenze che servono per raccontare il presente sul fronte dell’avanguardia».

 

Nella categoria piemontese il premiato è Alberto Zanello, in forza a ‘LaPresse’. Un verdetto importante, quello emesso dalla giuria per questa 19ª edizione: è la prima volta, nella quasi ventennale storia del ‘Dardanello’, che vince un professionista che lavora per un’agenzia di stampa. Un riconoscimento che va a sottolineare, oltre alla bravura e al talento di Zanello, l’importanza del lavoro delle agenzie d’informazione, fondamentali fonti di aggiornamento in passato e punti di riferimento anche oggi, nell’epoca delle news documentate in tempo reale sui social e sul web. «I colleghi delle agenzie hanno, da sempre, le chiavi delle notizie in mano - sono le parole della giuria del premio ‘Dardanello’ - e aprono le porte del giornalismo, nelle diverse declinazioni. Le nuove frontiere della multimedialità hanno trasformato il lavoro di questi organi informativi, ma non la loro identità, che giovani colleghi come Alberto Zanello hanno saputo aggiornare, mantenendo come stelle polari l’amore per la ricerca della notizia, la deontologia e la curiosità».

 

Il premio alla carriera è stato, invece, assegnato ad una delle storiche voci dello sport alla radio: si tratta di Emanuele Dotto, giornalista della Rai. È stato testimone e narratore in presa diretta di più di mezzo secolo di agonismo italiano e internazionale. Oltre alla voce e alla firma, anche il suo volto è familiare agli spettatori, in ragione delle sue numerose ospitate televisive negli studi Rai (tra cui a ‘Quelli che il calcio’). Un lunghissimo e straordinario percorso, che il premio ‘Dardanello’ celebra così: «Per oltre quarant’anni, la voce di Emanuele Dotto è stata la colonna sonora dello sport per gli italiani. Un solido pilastro della radio e della televisione del nostro Paese, sempre ispirato e fondato su una solidissima cultura».

 

Nel corso della serata - in programma, come di consueto, nei magnifici saloni del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì, nel borgo medievale di Piazza (via Francesco Gallo) - sarà, poi, consegnato il 17º premio ‘Piero Gasco’, organizzato in collaborazione con il Rotary Club di Mondovì ed assegnato ad un campione che ha saputo distinguersi anche per l’impegno solidale. Sarà, dunque, una grande serata capace di unire i valori sportivi, la solidarietà e la buona informazione, temi che da sempre costituiscono le fondamenta dell’attività dell’associazione ‘Dardanello’, nel ricordo della straordinaria lezione professionale e umana del giornalista monregalese.

 

 

I PREMIATI ‘DARDANELLO’ 2022

 

Luca Bianchin, nato a Varese nel 1983, scrive sulle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’ a partire dal Mondiale di calcio in Germania del 2006. Giornalista professionista, da quattro anni è responsabile della Juventus per la testata, mentre in precedenza si è occupato del Milan, del calcio internazionale e della serie A. È stato tra i curatori dell’inserto ‘Extra-Time’. Si è formato presso la scuola di giornalismo ‘Walter Tobagi’ di Milano, ha cominciato a scrivere collaborando con il ‘Corriere di Siena’ e con la ‘Provincia di Varese’. È sposato e ha un figlio. Ha seguito in prima persona il Mondiale Under 17 del 2013 negli Emirati Arabi, il Sub-20 del 2015 in Uruguay, gli Europei Under 21 del 2015 e del 2017, i Giochi olimpici del 2016 a Rio de Janeiro, il Mondiale russo di calcio del 2018 e gli Europei di calcio 2020, andati in scena nel 2021.

 

Alberto Zanello, classe 1990, è moncalierese di nascita. Giornalista professionista dal 2015, inizia a scrivere nel 2008 per il settimanale ‘Sprint & Sport’, di cui diventa redattore. Successivamente, lavora nella redazione di ‘Calcio Gp’, diretto da Giancarlo Padovan. Approda in seguito a ‘Tuttocalcio Piemonte’, dove prosegue la sua attività occupandosi di calcio dilettantistico e giovanile. Dal 2013 è all’agenzia di stampa ‘LaPresse’, per cui segue la Juventus e lo sport in generale. Copre diversi eventi di richiamo, tra cui due edizioni delle Olimpiadi invernali (Pyeongchang 2018 e Pechino 2022), il grande tennis (le Atp Finals e la Coppa Davis) oltre che la Uefa Nations League di calcio. Inoltre, ha raccontato il circuito dell’International Swimming League in tutte le sue sei tappe, tra Europa e Stati Uniti.

 

Emanuele Dotto, nato nel 1952 a Genova, sposato con una figlia, è laureato con lode in Storia medievale. Grande conoscitore della pittura del Seicento (Caravaggio, Rubens e Rembrandt in testa), tifoso dei ‘Grigi’ dell’Alessandria, inizia la sua carriera nella carta stampata, scrivendo di calcio locale per la ‘Gazzetta del Lunedì’ (settimo numero del ‘Corriere Mercantile’) dove svolge il praticantato nel 1975. Dopo essersi occupato di cronaca per ‘Il Giornale’, assunto da Montanelli alla redazione di Genova, entra in Rai, al Giornale Radio, nel 1980. Prima radiocronaca di calcio nel 1982: 17 gennaio, Varese-Lazio di serie B. Si è occupato anche di Formula 1, tennis e ciclismo; ha seguito da inviato otto Giochi olimpici estivi, tre Olimpiadi invernali, otto Mondiali di calcio e svariate edizioni del Giro d’Italia e del Tour de France. Celebre voce del programma radiofonico Rai ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, dal 2016 al 2020 è stato ospite fisso del programma tv ‘Quelli che il calcio’ di Raidue.