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Quante emozioni alla consegna del 19º premio ‘Dardanello’

Quante emozioni alla consegna del 19º premio ‘Dardanello’

Passaggio di testimone in diretta tra i direttori di ‘Tuttosport’, Jacobelli e Vaciago. Targhe a Bianchin e Zanello, standing ovation per Dotto; premio ‘Gasco’ a Vicario

Ogni evento targato associazione ‘Dardanello’ è sempre ammantato di una magia speciale: l’intreccio tra storia e memoria, sport ed emozioni, giornalismo e racconto innesca un’atmosfera unica e indimenticabile. È accaduto anche nella cerimonia dell’edizione 2022 del premio intitolato alla memoria dello storico direttore di ‘Tuttosport’: una serata intensa, ricca di momenti importanti e, a loro modo, iconici. A cominciare dai primi collegamenti in streaming dal Circolo Sociale di Lettura di Mondovì dove si è celebrato, praticamente in diretta, il passaggio di consegne tra Xavier Jacobelli e Guido Vaciago alla direzione di ‘Tuttosport’. Il nuovo direttore del quotidiano sportivo torinese, come da statuto, assumerà anche la carica di presidente della giuria del premio giornalistico ‘Dardanello’.

E’ stato, peraltro, lo stesso Jacobelli a presentare ed intervistare il premio ‘Piero Gasco’ 2022, edizione numero 17, ovvero il portiere dell’Empoli, Guglielmo Vicario, autore di un importante gesto di solidarietà nei confronti di una famiglia in fuga dagli orrori della guerra in Ucraina. Il giocatore friulano ha aperto le porte della propria casa di Udine al piccolo Milan ed a sua madre Hanna. Così ha raccontato la sua esperienza alla platea del ‘Dardanello’: «Sono in costante contatto con loro: il piccolo Milan è diventato un po’ un fratellino acquisito, il fratello che non ho mai avuto. Io e i miei genitori stiamo cercando, per quanto possibile, di ridare loro il sorriso in una situazione così difficile. Finché sarà utile, noi per loro ci saremo».

Sono tante le personalità che sono intervenute all’evento per portare il loro saluto istituzionale, a cominciare dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha fatto pervenire un videomessaggio per celebrare la manifestazione. «Il premio - ha sottolineato il governatore - ormai fa parte non soltanto di Mondovì ma di tutta la nostra terra. Si è sempre distinto per la sua capacità di gratificare il merito e per la passione, segno distintivo del giornalista». Alla sua prima uscita ufficiale Ezio Raviola, fresco di nomina come presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo: «Sono un uomo di sport e ci tenevo particolarmente ad essere qui stasera: il ‘Dardanello’ e il ‘Gasco’ sono premi riconosciuti a livello nazionale, e questo fa sicuramente onore»; in sala anche Luca Robaldo, assessore allo sport di Mondovì. Per l’associazione ‘Dardanello’ hanno, invece, preso la parola il presidente, Sandro Dardanello, e il coordinatore della giuria, Michele Pianetta. «Bob Marley diceva che tutti nasciamo unici, ma pochi riescono a diventarlo, mio fratello era tra questi», ha commentato Dardanello, consegnando agli astanti un commosso ricordo del fratello. Ha fatto il punto sul premio, invece, Pianetta: «Sono trascorsi diciannove anni dal debutto di Vicoforte, nel 2004, in cui incoronammo Emilio Marrese e Giorgio Pasini. In questi anni, il premio ha saputo fare storia, farsi competizione, una sfida per i giornalisti emergenti. La giuria, in questi quasi vent’anni, ha incoronato talenti di valore, che sono andati ad allargare quella che è diventata una grande famiglia: la comunità del ‘Dardanello’. Ecco la nostra soddisfazione più significativa»

La serata è poi proseguita con la premiazione: è il vicepresidente della giuria, Pier Bergonzi, a consegnare la targa a Luca Bianchin de ‘La Gazzetta dello Sport’, vincitore nella categoria nazionale. Bianchin ha voluto ringraziare tutte le persone che gli sono state accanto nel suo percorso, a cominciare dalla famiglia, ed ha concluso: «Credo che vedremo giornalisti molto diversi su questo palco in futuro, la professione sta cambiando tanto e io sento di fare parte di una generazione di passaggio». Introdotto da Federico Calcagno, presidente della sezione piemontese ‘Ruggero Radice’ dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, il vincitore regionale Alberto Zanello dell’agenzia ‘LaPresse’ ha così salutato l’uditorio: «Ho interpretato il mio mestiere guidato da due grandi passioni: quella per lo sport e quella per la ricerca della notizia. Per questo, il successo al ‘Dardanello’ mi rende così orgoglioso».

Poi, il momento più toccante della serata: quando Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione ‘Dardanello’ e conduttore della serata, ha invitato lo storico cronista Rai, Emanuele Dotto, ad avvicinarsi al palco, un’ondata di emozione ha percorso la sala. Tutti si sono alzati in piedi per salutare un maestro di giornalismo, una voce scolpita nel cuore di tutti gli appassionati. Con l’occasione, è stata fatta riascoltare al pubblico la storica telecronaca della vittoria di Vincenzo Nibali alla Milano-Sanremo del 2018, uno dei momenti più alti del ciclismo italiano degli ultimi anni. il giornalista genovese, voce della radio e non solo, ha ricevuto il premio alla carriera dalle mani di Pietro Dardanello, nipote dell’ex direttore di ‘Tuttosport’, e dai colleghi Fabio Monti e Federico Calcagno: «Il Piemonte - ha commentato Dotto - è una terra leggiadra e meravigliosa. Sono molto contento di tornare qui a Mondovì, una città che va degustata come un buon vino, con le sue architetture meravigliose ed i monumenti del territorio come il Santuario di Vicoforte».

 Per tutti gli intervenuti, l’associazione ‘Dardanello’ ha messo a disposizione una copia dell’inserto speciale di ‘Giornalisti Domani’, pubblicato per l’occasione, con gli articoli dei giurati, i ritratti dei premiati e i ricordi dei vincitori della passata edizione del ‘Dardanello’. Presente alla cerimonia con un punto informativo anche Open Fiber, uno degli sponsor della manifestazione di quest’anno. Le iniziative del sodalizio dedicato alla memoria del grande giornalista monregalese possono contare anche sul sostegno delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cuneo, Cassa di Risparmio di Torino e Compagnia di San Paolo; della Regione Piemonte; del Consiglio Regionale del Piemonte; dei Comuni e delle aziende del territorio per il progetto ‘A scuola di giornalismo con Piero Dardanello’; del Rotary Club Mondovì per il premio ‘Gasco’.

È Roberto Beccantini, presidente onorario della giuria del ‘Dardanello’, a trovare la chiosa migliore per questa fortunata 19ª edizione: «Lunga vita al premio ‘Dardanello’ che anche stavolta, grazie al riconoscimento in memoria di Piero Gasco, ha mantenuto un forte legame con l’attualità. Speriamo che ciò che sta succedendo in Ucraina finisca presto». Intanto, aspettando l’edizione 2023 del premio, l’associazione ‘Dardanello’ guarda avanti: appuntamento a martedì 7 giugno, in Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con la conclusione dell’annata del programma ‘Dardanello a scuola’ e la presentazione del nuovo numero della rivista ‘Giornalisti Domani’. L’eredità di Piero Dardanello che diventa lezione viva, per i più giovani.