Al ‘Dardanello a scuola’ borse di studio nel ricordo di Sasso
Mercoledì 7 giugno alla cerimonia conclusiva del progetto ‘A scuola di giornalismo’. Grazie alla generosità della moglie Gisella Curti, del Lions Club Carrù-Dogliani e dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, in memoria di una storica firma del Cuneese
Mercoledì 7 giugno, alle ore 17.45, l’associazione ‘Piero Dardanello’ invita i migliori autori dell’edizione 2022/23 del progetto ‘A scuola di giornalismo con Piero Dardanello’ a Cuneo presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC (al civico 15 di via Roma) per concludere insieme l’annata di lavoro e sfogliare in anteprima il nuovo numero di ‘Giornalisti Domani’. La testata, pubblicata a cura dell’associazione, raccoglie il meglio della produzione degli studenti delle scuole Secondarie di primo grado della provincia di Cuneo, che, come ogni anno, sono stati affiancati da professionisti della comunicazione. Lo scopo è insegnare i rudimenti del giornalismo: avvicinare i giovani agli strumenti e alle regole di un mestiere affascinante e decisivo per la vita democratica. In questo modo, con l’esperienza diretta, i ragazzi imparano ad approcciarsi correttamente ai media ed alle fonti di informazione.
Trasmettere la lezione del giornalismo virtuoso, come l’ha predicata a colleghi e collaboratori Piero Dardanello, ex direttore di ‘Tuttosport’, è da sempre la mission dell’associazione culturale, attiva dal 2014. Un obiettivo che viene perseguito grazie a diverse iniziative, rivolte a pubblici e ambiti diversi, dal panorama della comunicazione nazionale e regionale alla formazione e alla selezione di nuovi talenti. L’attenzione nei confronti dei più giovani, tema caro a Dardanello, era condivisa da un’altra grande firma del Cuneese, Raffaele Sasso. Prematuramente scomparso nel 2021, Raffaele era un grande amico e collaboratore dell’associazione ‘Dardanello’ per cui ha tenuto a battesimo il progetto ‘A scuola di giornalismo con Piero Dardanello’, partecipando come docente alla primissima edizione e, negli anni, non ha mai fatto mancare la sua presenza e la sua collaborazione alle iniziative dell’associazione, anche in rappresentanza dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, per cui aveva ricoperto la carica di presidente del collegio dei Revisori dei conti. Una delle ultime apparizioni pubbliche di Raffaele fu proprio alla cerimonia conclusiva del progetto ‘A scuola di giornalismo’ 2021. In quell’occasione regalò ai ragazzi presenti un’ultima memorabile lezione: la sintesi di oltre quarant’anni di professione.
In considerazione di tutto questo, è un grande onore per l’associazione ‘Dardanello’ poterlo ricordare assegnando ai ragazzi più meritevoli del programma didattico 2022/23 undici borse di studio in suo nome, una per ciascuno dei plessi scolastici coinvolti nel progetto. Sono offerte dalla moglie di Raffaele, Gisella Curti, dal Lions Club Carrù-Dogliani, di cui Sasso era stato presidente, e dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Inoltre, tutti i ragazzi selezionati per la pubblicazione su ‘Giornalisti Domani’ riceveranno un riconoscimento e l’abbonamento digitale gratuito per un anno a ‘Provincia granda’ e ‘l’Unione Monregalese’.
«L'istituzione di una borsa di studio alla memoria di Raffaele - commenta Gisella Curti - mi emoziona, perché mi riporta con la mente a otto anni fa, quando nacque il concorso ‘Giornalisti Domani’ e mio marito fu uno dei docenti coinvolti. Raffaele era un giornalista con cinquant'anni di esperienza sul campo e amava condividere con i ragazzi desiderosi di intraprendere la sua stessa professione ciò che aveva imparato nel corso della lunga carriera, trasmettendo loro l'importanza di essere giornalisti preparati, appassionati e competenti. Sono certa che Raffaele sarebbe estremamente orgoglioso e felice di sapere che la sua ‘missione-passione’ di formare giovani giornalisti continui a vivere attraverso queste borse di studio».
«Il Lions Club Carrù-Dogliani - afferma il presidente Giorgio Colombo - è onorato di aver la possibilità di ricordare, in un’occasione così specifica, il compianto socio Raffaele Sasso, giornalista e fondatore del club. È stato un concreto punto di riferimento, di stimolo ed esempio per la vita associativa. Premiando i nascenti scrittori del nostro territorio, vogliamo riconoscere lo spirito umano e professionale di Raffaele, da sempre impegnato nella ricerca e nella valorizzazione di giovani talenti».
«L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte - chiosa il presidente Stefano Tallia - è grato all’associazione ‘Dardanello’, che ricorda un collega come Raffaele Sasso, importante per il territorio di Cuneo e non solo. Non ha mai fatto mancare il suo impegno agli organismi di categoria: per anni ha fatto parte del collegio dei Revisori dei conti dell’Ordine, un impegno assunto sempre con grande generosità. Ci sembra bello, giusto e importante questo omaggio nell'ambito di una manifestazione destinata ai ragazzi. Un’occasione per loro di avvicinarsi al mestiere, con l’auspicio che possano farlo con la stessa passione che animava Raffaele in ogni suo servizio».
Raffaele Sasso è nato a Polla, in provincia di Salerno, nel 1947. Trasferitosi giovanissimo nel Monregalese, è cresciuto a Ceva e ha vissuto a Mondovì. È diventato pubblicista nel 1972 e giornalista professionista nel 1979 (fu praticante a ‘Il Settimanale’, edito da Rusconi). Ha, poi, collaborato con testate nazionali di ogni livello, tra cui ‘Gazzetta del Popolo’, ‘Il Secolo XIX’, ‘La Stampa’, ‘Stampa Sera’ e ‘la Repubblica’, senza dimenticare ‘Tgr Rai Piemonte’ e ‘Ansa Piemonte’ (per cui ha svolto il ruolo di corrispondente dal 1988). A livello locale è stato firma di 'Provincia granda' e 'l'Unione Monregalese', entrambi settimanali di Mondovì. Ha anche lavorato come addetto stampa per Enti, aziende ed associazioni; infine, a partire dal 2013, è stato presidente dei Revisori dei conti dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte
«Essere giornalisti - aveva ricordato Raffaele nella cerimonia conclusiva del ‘Dardanello a scuola’ 2021 - è una missione che richiede anche sacrificio: il giornalista non può improvvisarsi e non può improvvisare. Deve essere preparato e conoscere la materia di cui si occupa. Oggi, l’uso velocissimo dei social network spesso fa credere a chi pubblica qualunque cosa di aver raggiunto l’apice. Non ha neanche ancora incominciato: occorre conoscere la materia e saper scrivere in italiano. Infine, una cosa che sembra banale e non lo è: l’educazione giornalistica». Un testamento professionale che Raffaele Sasso aveva voluto condividere con la platea dei giovani studenti del ‘Dardanello a scuola’, ma anche una sintesi che rappresenta il punto di partenza per chiunque si avvicini alla professione del cronista.